E' difficile stabilire quale sia
l'origine dei trulli della Murgia. Alcuni studiosi pensano che queste
costruzioni siano state portate dagli Ittiti prima della nascita di
Cristo o anche da altri popoli perché sono state ritrovate costruzioni
simili ai trulli in Mesopotamia, in Egitto e a Creta.
Alcuni studiosi, invece, sostengono che i contadini di questa zona abbiano
imparato da soli a costruire i trulli utilizzando le pietre calcaree che
si trovano in abbondanza nel terreno.
E' interessante questo episodio storico: nel 1550 il conte spagnolo Giovanni
Antonio Acquaviva di Aragona permise ai contadini del suo feudo di
costruire case di pietra ma senza calce per poterli distruggere quando un
contadino non obbediva.
Ma, come vediamo, i trulli resistono ed esistono ancora.
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Per
costruire un trullo ci vogliono gli stessi strumenti che servono per fare
un muro a secco: il martello normale e il martello a sei denti che
servono per squadrare e rifinire le pietre che occorrono.
Le fasi per costruire un trullo sono queste: prima bisogna scavare
per trovare un terreno più solido dove mettere le
fondamenta;
poi si alzano i muri di pietra di forma rotonda o cubica; infine si
costruisce il cono del trullo sistemando le pietre una sull'altra e
restringendo sempre più gli anelli del cerchio. Alla fine il cono si
ricopre con le chiancarelle,
lastre di pietra calcarea che vengono sistemate con una pendenza verso
l'esterno. Grazie a questa inclinazione l’acqua della pioggia non entra
nei trulli ma scorre giù. Inoltre il punto in cui si uniscono due chiancarelle
è sempre spostato rispetto alle chiancarelle superiori e inferiori. In
questo modo l’acqua non filtra dentro.
Finito il trullo bisogna intonacarlo all’interno (e se si vuole
all’esterno) con la calce che è igienica; un tempo si usava
invece poca calce impastata con la terra
rossa che è un terreno argilloso rossastro che si trova in
profondità. Poi il tutto si imbiancava con la calce.
Questa terra argillosa si usava anche per la parte finale del cono, sotto
al pinnacolo dove non si possono più usare le pietre perché lo spazio è
troppo stretto. Adesso si usa il cemento. Anche questa parte viene
imbiancata con la calce.
Alla cima del cono in genere si mette una decorazione di pietra
imbiancata: il pinnacolo.
Il pinnacolo non si deve mettere per forza, ma serve per abbellire il
trullo. Ci sono vari tipi di pinnacoli: a stella, a forma di corna, di
croce, di uccello. Ma sono pinnacoli moderni, la forma che si usava nei
tempi antichi era la sfera con un disco sottostante. Questi si costruivano
con gli attrezzi adatti modellando la pietra.
Un trullo deve essere ristrutturato ogni 100 anni circa, perché col
passar degli anni e con l’infiltrazione dell’acqua, la pietra si
consuma e diventa vecchia.
Sulle chiancarelle del cono dei trulli si
notano spesso dei segni dipinti con la calce bianca. Si tratta di simboli
molto antichi, ma non sempre è facile capirne il significato.
Osservandone alcuni e cercando notizie, abbiamo capito che questi simboli
sono soprattutto cristiani, ma anche pagani o magici (simboli dello
zodiaco).
I contadini pensano che portino fortuna e protezione, ma ultimamente si è
perso il loro significato.
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Questo simbolo è l'unione di due
lettere ebraiche: una indicava la presenza di Dio, l'altra indicava
il numero 8 considerato sacro |
I puntini forse rappresentano il sole
con significato di vita |
La croce e la linea curva indicano la
protezione di Dio sugli uomini |
I pinnacoli sono fatti di pietra imbiancata.
Hanno delle forme che ricordano il culto del sole e delle pietre sacre, come le
meteoriti che erano considerate figlie delle stelle perché piovevano dal
cielo.
Le forme più antiche sono: la sfera e il disco che rappresentano il sole, la
piramide e il cono. La forma più comune è la sfera.
Oggi però si trovano anche forme più moderne rese possibili dall'uso di nuovi
strumenti (come il flex) per lavorare la pietra.
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pinnacolo
a forma di piramide |
pinnacolo
a forma di disco |
pinnacolo
a forma di sfera |
pinnacolo
a forma di stella |
Alcuni trulli non finiscono con il
pinnacolo ma con una botola di pietra: si tratta di trulli-fienili. La
botola serviva per riempire tutto l'interno del trullo. Spesso si
trovano dei piccoli gradini sulle chiancarelle che servivano per
raggiungere l'apertura. |

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