I Romani

 


Dopo un lungo studio della civiltà romana
abbiamo cercato di rappresentare l'ambiente dell'antica Roma: questo è il risultato!

 

 Bravi ingegneri

I Romani  impararono a costruire l’arco dagli  Etruschi. Poi  lo  usarono  per  costruire  imponenti opere come archi per il trionfo degli imperatori, templi per gli dei, terme, anfiteatri come il Colosseo e lunghi acquedotti. Perciò  diventarono  bravissimi ingegneri  e  architetti. I lavori più pesanti venivano svolti dagli schiavi che normalmente erano prigionieri di guerra. Gli  acquedotti  erano  lunghi  centinaia  e centinaia di chilometri e servivano per portare l’acqua alle città. Grazie a una leggera pendenza dei tubi l’acqua scorreva fino a destinazione. 

Chilometri e chilometri di strade

Nell’Impero Romano furono costruite molte strade che permettevano il commercio, lo scambio fra i popoli e lo spostamento degli eserciti fino ai confini dell’Impero.
I Romani costruivano le strade usando ciottoli e sabbia a strati coperti da lastre di pietra. Ecco  i nomi di alcune strade: Appia, Aurelia, Traiana…

Il Colosseo

A Roma possiamo ancora ammirare il Colosseo. Il suo vero nome era Anfiteatro Flavio, ma veniva chiamato Colosseo che significa “colossale, gigantesco” perché era molto grande. Infatti ci entravano più di 50000 spettatori. Era costituito da 4 piani, lungo 188 metri, largo 185 metri e alto 57metri. Fu costruito tra il 72 e l'80 d.C.; cominciato da Vespasiano, fu continuato da Tito e finito da Domiziano.
Nel Colosseo c’erano corridori sotterranei attraverso cui passavano le belve e montacarichi per farle salire sull’arena.
Si svolgevano degli spettacoli: c’erano le cacce, le esecuzioni e i combattimenti tra gladiatori. Nelle cacce uomini armati affrontavano belve feroci di diverso tipo: tigri, pantere, leoni, orsi e tori. Nelle esecuzioni i delinquenti venivano gettati in pasto alle belve. I gladiatori, invece, erano vere e proprie macchine da combattimento: si affrontavano nell’arena cercando di ferirsi o di uccidere l’avversario. La vita di chi perdeva dipendeva dall’umore del pubblico:  se il pubblico agitava il fazzoletto il perdente aveva salva la vita, se invece il pubblico puntava il pollice all’ingiù egli moriva.
I gladiatori erano armati di elmo e scudo, rete e tridente e impugnavano il gladio, una corta spada che ha dato il nome ai gladiatori.

Le case

Nel I  secolo a.C.  Roma era  diventata enorme; gli abitanti  erano diventati più di mezzo milione. I patrizi che erano i ricchi abitavano nelle domus che erano case molto belle e ricche di fontanelle, giardini e stanze decorate. Il soffitto aveva un buco, il compluvio, così quando pioveva si riempiva una vasca, l’impluvio; l'acqua raccolta veniva usata dai Romani per le faccende domestiche. I plebei, invece, abitavano in case che venivano chiamate insulae: erano grandi edifici a più piani ma poco igienici, perché erano senza acqua e con poca luce.  

La scuola

I bambini romani, dall’età di 6/7 anni, imparavano a leggere, a scrivere e a fare i conti. Leggevano le opere di scrittori greci e studiavano la filosofia. Scrivevano usando uno stilo appuntito su tavolette di legno spalmate di cera. Per contare usavano i calculi che erano dei sassolini.
Non esisteva un edificio scolastico vero e proprio, perché si faceva lezione all’aperto, a casa del maestro oppure a casa di un alunno. Il maestro era spesso uno schiavo greco oppure veniva  pagato dalle famiglie, per questo la scuola era solo per le famiglie più ricche che potevano permettersi un  maestro privato.

Gli dei

I Romani più antichi credevano in molti dei. Prima di prendere una decisione facevano sacrifici e interrogavano il volo degli uccelli.
I Mani erano le anime degli  antenati; i Lari, i Penati e la dea Vesta proteggevano le case e le famiglie; Saturno era il dio della semina; Fauno il dio dei boschi; Cerere la dea del raccolto.
Quando i Romani conquistarono la Grecia fecero propri gli dei di quel popolo cambiandone però il nome.
Per esempio il nome di Zeus, il re degli dei, diventò Giove; il nome di Era, la regina degli dei, diventò Giunone, Poseidone diventò Nettuno e così via. In tutto l'Impero vennero costruiti  templi per il culto degli dei.

 

la classe IV G